Politiche del lavoro e dell'impresa
Il protagonismo determinante delle imprese nel generare ricchezza e innovazione per il territorio e accompagnarlo verso la transizione ecologica.
1. PROTOCOLLO PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Ci impegniamo a sostenere le aziende nel processo di transizione, istituendo un protocollo operativo tra Imprese, Comune, Associazioni, Banche, per l’efficientamento energetico.
2. RAZIONALIZZARE LA RETE DELLE AREE PRODUTTIVE IN OTTICA SOVRACOMUNALE
Vogliamo gestire la definizione delle aree industriali e artigianali in ottica sovracomunale, per evitare di consumare altro suolo, spingendo così la riqualificazione delle aree abbandonate e magari riuscire nel lungo periodo a razionalizzarle e a riportarne alcune a verde
3. FAVORIRE L’AUTOPRODUZIONE DELL’ENERGIA
Inserire le imprese all’interno della costruzione delle comunità energetiche, valorizzando anche sotto il profilo fiscale gli investimenti fatti per l’autoproduzione di energia.
4. BANDA LARGA
Vogliamo facilitare e velocizzare tutto l’iter autorizzativo utile alla cablatura con banda ultra-larga dell’intero territorio comunale in tempi rapidi.
5. CONFIDI
I confidi (consorzi e cooperative di garanzia collettiva fidi) svolgono l’attività di rilascio di garanzie collettive dei fidi nei confronti di piccole e medie imprese o dei liberi professionisti associati, al fine di favorire l’accesso al credito di banche e di altri intermediari finanziari. È nostra intenzione proseguire la politica di finanziamento di questa importante garanzia per le imprese del nostro territorio che dovessero incontrare difficoltà nell’accesso al credito, compatibilmente con le disponibilità del bilancio comunale.
6. ARMONIZZARE E STANDARDIZZARE I REGOLAMENTI
Imprese e professionisti si ritrovano a doversi rapportare quotidianamente con regolamenti comunali (edilizio, urbanistico, tributari e ambientali) a distanza di qualche chilometro, questo significa perdite di tempo e aumento dei costi. Vogliamo quindi proporre ai comuni limitrofi di standardizzare quanto più possibile i vari regolamenti per semplificare i passaggi burocratici e rendere la vita più facile a chi fa impresa.
7. CONSULTA ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Vogliamo rilanciare la consulta delle attività produttive, anche in questo caso in ottica intercomunale. Si tratta di un organo consultivo, importante strumento di partecipazione, confronto e raccordo tra le esigenze del mondo produttivo e della Pubblica Amministrazione Locale. La Consulta delle attività produttive avrà il compito di presentare proposte sulle linee di indirizzo degli interventi riguardanti l’economia locale e di esprimere parere su tutti gli argomenti, affrontati dall’Amministrazione stessa, che riguardano l’informativa, la consultazione e le problematiche del sistema economico.
8. ADESIONE AD AVVISO PUBBLICO
Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, è un’Associazione nata nel 1996 con l’intento di collegare ed organizzare gli Amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica amministrazione e sui territori da essi governati. Vogliamo proseguire e implementare l’adesione e le progettualità del comune con l’associazione per trarne ulteriori buone pratiche nella prevenzione e nella lotta contro la corruzione e le mafie che sempre più si stanno infiltrando nel nostro territorio.
Il commercio di prossimità come presidio irrinunciabile di qualità del prodotto e di relazioni sociali, sicurezza e vitalità della nostra comunità
9. ACCORDI CON PRIVATI PER LA CREAZIONE DI PICCOLI PUNTI VENDITA NELLE FRAZIONI TRAMITE GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE, CONSORZI DI PRODUTTORI
Puntiamo a favorire il ritorno di piccoli punti vendita di generi alimentari all’interno delle frazioni più isolate del nostro comune. Per farlo vogliamo costruire un dialogo con produttori locali, le associazioni di categoria e i gruppi di acquisto solidale, per dar vita a dei luoghi dove sia possibile acquistare prodotti del territorio a km zero. Questo darebbe da un lato un servizio in più alle frazioni e dall’altro taglierebbe la filiera dal produttore al consumatore, a beneficio di entrambe le parti in causa.
10. DISTRETTO DEL COMMERCIO
La Regione Veneto ha formalmente riconosciuto il Distretto Urbano del Commercio di Mogliano Veneto. Il Distretto, denominato “La Città Giardino”, prende le mosse da un partenariato composto da circa 40 soggetti, con il Comune di Mogliano Veneto come capofila che ha chiamato a sé le Associazioni di categoria, associazioni culturali, istituti di credito, soggetti od associazioni preposti all’animazione del territorio ed un cospicuo gruppo di imprese locali: tutti uniti dall’intento di porre le basi per un vero e proprio “patto per il territorio”. Il Distretto del Commercio da un lato costituisce un motore straordinario per promuovere le risorse del territorio, accelerare i fattori di rilancio e di innovazione dell’offerta commerciale; dall’altro rappresenta un’ottima opportunità di accesso ai finanziamenti regionali, finalizzati alla rigenerazione urbana e alla ripresa economica. È nostra intenzione proseguire questa importante progettualità avviata durante questa consiliatura.
L’agricoltura guardiana del nostro ecosistema, con prezzi e condizioni di lavoro giuste che la possano sostenere
11. PRODOTTI LOCALI NELLE MENSE
Vogliamo proseguire la collaborazione con i produttori locali per distribuire nelle mense scolastiche prodotti del territorio stagionali e a km zero. Questo al duplice scopo di sostenere i nostri produttori agricoli e al contempo di garantire la qualità dei prodotti che vengono serviti ai ragazzi.
12. CAMPAGNA INFORMATIVA PER LA COLTIVAZIONE SOSTENIBILE PER I COLTIVATORI NON DIRETTI
Vogliamo avviare una campagna informativa, congiuntamente alle associazioni di categoria, per formare e informare i coltivatori non diretti sulle possibilità derivanti dalla scelta di introdurre coltivazioni ambientalmente sostenibili.
13. MERCATO RIONALE SERALE
Durante il periodo primaverile ed estivo vogliamo creare un mercato serale, animato da eventi ludici e culturali di contorno, che possa dare un’alternativa alla grande distribuzione organizzata anche a quelle persone che lavorando al mattino durante la settimana non possono andarci. Un’occasione sia per chi lavora di poter fare una scelta di consumo diversa, sia per i commercianti che avrebbero la possibilità di avere un evento in centro, sia per i produttori che soprattutto con il caldo estivo di questi anni riuscirebbero a conservare meglio i prodotti.
Dignità del lavoro per i dipendenti comunali e per quelli delle aziende in appalto, valorizzando e investendo sulle loro professionalità e sulla loro partecipazione
1. SALARIO MINIMO COMUNALE
Negli ultimi decenni c’è stata sempre più la tendenza e in alcuni casi l’esigenza, di esternalizzare i servizi dei comuni a ditte o a cooperative esterne. Il più delle volte la ragione era quella dell’apparente risparmio economico: questo ha fatto sì che si desse vita a gare al massimo ribasso e l’unico criterio di aggiudicazione era il prezzo più basso. Molto spesso però, il ribasso era dettato, a parità di mansioni, da condizioni di lavoro dei dipendenti in appalto molto scadenti rispetto ai colleghi del pubblico. Per questo vogliamo introdurre l’applicazione del salario minimo di 10 € l’ora per i lavoratori in appalto, intervenendo sui nuovi bandi e ridiscutendo quelli vecchi affinché vengano applicati contratti collettivi e livelli contrattuali adeguati a questa soglia minima. Un fatto di dignità del lavoro e di qualità della vita per noi irrinunciabile.
2. MENO ESTERNALIZZAZIONI E PIÙ FORMAZIONE DEL NOSTRO PERSONALE
Compatibilmente con i vincoli di spesa, vogliamo investire nell’ampliamento dell’organico comunale, esternalizzando sempre meno servizi e investendo contemporaneamente nella formazione e nell’aggiornamento del personale interno al Comune. Solo in questo modo potremo maturare competenze utili all’ente che poi restino come patrimonio immateriale nel tempo, generando importanti economie che potranno poi essere reinvestite per migliorare le condizioni di lavoro e sviluppare le professionalità di tutto il nostro personale.
3. ASSEMBLEE DIPENDENTI
Vogliamo indire assemblee partecipate periodiche con tutti i dipendenti per raccogliere idee e proposte su come migliorare i servizi, ma anche per ricevere indicazioni su come migliorare la qualità della vita sul proprio posto di lavoro.