Il metodo e il percorso
Un progetto politico nato dal basso, misurato sulle nuove generazioni e non sulle prossime elezioni.
Siamo partiti dalla convinzione profonda che nella società vivano competenze e conoscenze diffuse che molto spesso la politica non è in grado di assorbire e di trasformare in proposta di governo. Per questo motivo ci siamo messi in ascolto di tutto ciò che si muoveva nella nostra comunità, per raccoglierne il meglio ed arrivare a definire il nostro progetto per la città, seguendo vari passaggi negli ultimi cinque anni:
– Abbiamo anzitutto somministrato a più di 800 Moglianesi il questionario demoscopico “Mogliano Come Va?”, attraverso il quale abbiamo potuto misurare le opinioni dei cittadini sui temi cardine della città e sulla loro percezione dei servizi e della qualità della vita; raccogliendo al tempo stesso spunti e suggerimenti rispetto agli aspetti che si potevano migliorare;
– Abbiamo incontrato tutte le associazioni di quartiere delle nostre frazioni, per conoscere le loro istanze e le proposte che avrebbero voluto avanzare all’amministrazione comunale;
– Abbiamo formato un gruppo di volontari per farli diventare facilitatori di assemblee pubbliche, ovvero figure che potessero mediare e guidare dei gruppi di persone per dar vita ad un progetto collettivo;
– Abbiamo organizzato un ciclo di tavoli di lavoro tematici aperti alla cittadinanza, che in modo partecipato ci hanno consegnato spunti e riflessioni per porre le basi del manifesto valoriale della coalizione e del programma elettorale che state leggendo;
– Abbiamo dato vita ad una serie di incontri pubblici per approfondire i bisogni del nostro territorio, dalle comunità energetiche, al diritto all’abitare, passando per la dispersione scolastica, la mancanza di medici di base, le comunità energetiche;
– Abbiamo realizzato un ulteriore percorso partecipato con la cittadinanza per creare una proposta condivisa sulla nuova biblioteca comunale;
– Abbiamo scelto le primarie aperte di coalizione per dare la possibilità ai cittadini di scegliere chi dovesse essere il miglior candidato sindaco per rappresentare la nostra coalizione;
– Abbiamo infine creato dei focus group pubblici aperti per definire nella sua forma finale il programma, divisi per ogni area tematica della vita pubblica cittadina.
– Ci siamo riuniti in un’assemblea finale con tutti i militanti e i volontari per approvare insieme il testo definitivo.
Un percorso lungo e impegnativo, ma al contempo ricco e stimolante, dove abbiamo voluto fare un forte investimento nell’innovare i metodi della politica per dare ai cittadini la possibilità di far contare il loro tempo e le loro idee, tentando in questo modo di contrastare il clima di sfiducia e la strutturale mancanza di partecipazione a cui ci stiamo abituando senza far nulla per combatterla. Il tutto credendo fermamente che la politica resti un formidabile strumento collettivo per migliorare le vite di tutti, provandoci insieme e non ognuno per sé.
Ci siamo accorti sempre più nel tempo che se non avessimo utilizzato questo approccio, avremmo perso le migliori idee e le personalità più valide che ora animano il nostro progetto. Un patrimonio che intendiamo mettere a sistema, trasformando la partecipazione da mera promessa retorica in metodo di governo nella nostra amministrazione. A tal proposito troverete un capitolo in cui vi spiegheremo diffusamente come.
Oltre al metodo partecipativo, le nostre scelte saranno improntate su sobrietà e rispetto dei vincoli e degli equilibri del bilancio comunale. Affronteremo da subito una revisione di tutte le voci di spesa, per eliminare sprechi e liberare nuove risorse. Riprogrammeremo poi le scelte a seconda delle priorità di intervento, nel farlo seguiremo il mantra de “prima si aiuta chi ha bisogno per non lasciarlo solo e poi si pensa al resto”.
L’orizzonte con il quale abbiamo concepito le azioni previste dal programma non è quello di un mandato amministrativo, ma quello delle prossime generazioni. Questo perché se si ragiona e si programma una città seguendo le scadenze elettorali, si avrà sempre uno sguardo miope che si preoccuperà più della gestione del consenso che dei bisogni reali e della crescita della comunità nei decenni a venire. Un pensiero lungo, studiato valutando e misurando la fattibilità di ogni azione e spalmandola nell’arco di dieci anni.
L'analisi dell'esistente
Mogliano oggi dati alla mano
Il numero di cittadini residenti a Mogliano Veneto è rimasto pressoché inalterato negli ultimi 15 anni, attestandosi tra i 27.700 e i 28.000 abitanti. A crescere è stato tuttavia il saldo naturale, ovvero la differenza tra le nuove nascite e le morti registrate, passando da un passivo annuale di 7 unità nel 2006 a uno di 148 nel 2022. Un trend in costante crescita, al quale si va a sommare il dato sull’emigrazione, con una media di 896 persone l’anno che dal 2015 al 2022 hanno cancellato la residenza dal nostro comune. A sostenere un livello di cittadini residenti sostanzialmente stabile è stata l’immigrazione, che negli ultimi otto anni ha visto in media 1020 nuovi cittadini portare la loro residenza a Mogliano. Ciò significa che dal 2015 al 31.12.2022 sono venuti ad abitare a Mogliano 8155 nuovi cittadini, se ne sono andati 7.137, sono morte 2239 persone e sono nati 1388 bambini. Un cambiamento del quadro demografico della città di circa il 34% della popolazione negli ultimi otto anni, con le seguenti caratteristiche:
● L’età della popolazione: 0-6 anni 4,4%; 7 – 14 anni 7,1%; 15 – 29 anni 14,5%; 30 – 65 anni 49,2%; > 65 anni 6.921 24,8%
● La composizione dei nuclei familiari: 1 componente 35,5%; 2 componenti 30,1%; 3 componenti 17,9%; 4 componenti 12,7%; 5 componenti 2,9%; > 5 componenti 110 0,9%
● Cittadini stranieri residenti: 2352 8%popolazione
● Distribuzione Reddituale: 9622 contribuenti, il 46% del totale dichiarano redditi sotto i 20.000 € annui, il 31% addirittura sotto i 15.000 annui; il reddito medio annuo pro capite però è di 26,4 mila€, terzo comune della provincia e ventesimo in tutta la regione. La media provinciale è di 23,9 € e quella Regionale di 23,6 mila €.
● Dal 2017 al 2021 sono emigrati 551 giovani dai 20 ai 34 anni.
Possiamo quindi parlare di una popolazione sempre più anziana, organizzata in nuclei familiari sempre più ridotti e che vede acuirsi sempre più la forbice delle disuguaglianze.
Il Consumo di suolo Dal 2006 al 2022 sono stati consumati 119 Ettari di suolo, pari a 1.190.900 m2 e 116,726 campi da calcio. Il prezzo medio degli appartamenti in vendita è di 2.220€/m² quindi di circa il 7% superiore alla quotazione media regionale, pari a 2.065€/m² ed è anche di circa il 16% superiore alla quotazione media provinciale (1.905€/m²).
Il prezzo degli appartamenti a Mogliano Veneto è relativamente disomogeneo in tutta la cittadina, anche se nel 60% dei casi è compreso tra 1.260 €/m² e 3.010 €/m².
Ad oggi ci sono 114 famiglie in attesa di un alloggio popolare, ma non ci sono alloggi disponibili, nemmeno per le emergenze abitative.
La percezione dei cittadini
I risultati del questionario "Mogliano Come Va"
Il questionario “Mogliano come va?” nasce come un momento di ascolto della cittadinanza. Diffuso on line è stato compilato da circa 800 cittadini, un campione rappresentativo che ha permesso di acquisire una visione ampia e allo stesso tempo analitica di alcuni bisogni e priorità presenti sul territorio e di cui proviamo a dare una sintetica rappresentazione.
Innanzitutto, come percepiscono i cittadini il vivere a Mogliano? Alla domanda sulla qualità globale percepita la maggioranza degli intervistati (56,9%) ha risposto con un valore che indica una sufficienza, giudizio che espresso con parole potrebbe essere “a Mogliano non si sta male”. Tale valutazione globale non influenza, comunque, nel momento in cui vengono passati in rassegna tutta una serie di singoli aspetti, la rilevazione di alcune criticità presenti. Una problematica che, ad esempio, è particolarmente sentita, e che si esprime attraverso un giudizio fortemente negativo (80% degli intervistati), è la “assenza di case a costi contenuti”, così come, ad esempio, il tema relativo agli “spazi e attenzione verso il mondo giovanile”, anche in questo caso il giudizio è piuttosto severo, oltre il 70 % degli intervistati giudica molto carente l’attenzione prestata a questo mondo. Sul piano di alcuni aspetti strutturali emerge una certa insoddisfazione per la manutenzione delle strade e la carenza di parcheggi (oltre il 70% li considera insufficienti). Sulla problematica della mobilità si richiede maggior attenzione per il trasporto pubblico (considerato insufficiente dal 60% circa) e un ulteriore sviluppo delle piste ciclabili come un vero e proprio sistema integrato di mobilità
(attualmente insufficiente per circa il 40% degli intervistati). Di grande attualità è la sensibilità verso il tema del “risparmio energetico”, verso cui viene considerato insufficiente (circa il 70%) l’impegno e l’attenzione da parte dell’amministrazione pubblica. La manutenzione del verde pubblico è un aspetto che divide quasi a metà i soddisfatti (49%) dagli insoddisfatti
(51%). Abbastanza buono è il giudizio sulla disponibilità e la qualità del “servizio scolastico” verso cui esprime soddisfazione quasi il 60% degli intervistati. Insufficienti i “servizi per anziani” e i “servizi per disabili” giudicati negativamente da oltre il 50%, così come non è positivo il giudizio verso la “disponibilità dei servizi sanitari” considerati anche questi inidonei da oltre il 50% degli intervistati.
Sul tema della sicurezza non è stato espresso un giudizio particolarmente negativo (il 65%circa degli intervistati la considera abbastanza sicura), ma, in questo caso, si è notato che il senso di insicurezza percepita aumenta con l’aumentare dell’età e in situazioni di fragilità sociale come, ad esempio, nel caso di disoccupazione (in entrambi i casi viene ritenuta poco sicura dal 40% circa degli intervistati).
Ampio il favore che incontrerebbe la proposta di una progressiva “pedonalizzazione del centro storico” verso cui hanno espresso un giudizio positivo circa il 70% degli intervistati.
Sull’importanza di alcuni interventi che potrebbero essere realizzati a Mogliano assumono, per gli intervistati, particolare importanza l’adeguamento dei servizi sociosanitari, dei plessi scolastici, l’ampliamento del servizio di asili nido, la costruzione di una piscina, di una biblioteca e di uno spazio per i giovani.
Nell’ultima parte è stato poi richiesto un parere sulla collocazione di Mogliano, da un punto di vista amministrativo, all’interno della “città metropolitana di Venezia”, cercando, contestualmente, di indagare le motivazioni del consenso o del rifiuto di tale possibilità. Diciamo subito che tale ipotesi non incontra il favore degli intervistati (53% contrari) e la motivazione di fondo è di carattere culturale, in quanto è presente una forte identificazione con la cultura e il territorio trevigiano (33,4%). Più pragmatico e articolato, invece, l’approccio di chi è favorevole all’ipotesi della città metropolitana; in questo caso, pur essendo presente una motivazione legata all’identificazione con la cultura di Venezia (24,4%) tale motivazione si affianca ad altri aspetti come, ad esempio, la presenza di un evidente interesse all’indotto turistico (19,2%), cosa che è invece praticamente assente in chi è contrario (3,6%).