Politiche dell’offerta, del consumo e della produzione artistica, culturale e turistica
Nuovi spazi di aggregazione sociale e culturale artistica, verso la cittadella della cultura diffusa
Negli ultimi 15 anni c’è stato un progressivo depauperamento del patrimonio immobiliare pubblico a 360 gradi, ma in particolar modo per quel che riguarda gli spazi sociali a disposizione della comunità che sono stati via via persi o lasciati al degrado. Questo ha creato non pochi disagi alla comunità, poiché le strutture a disposizione erano completamente insufficienti a soddisfare la domanda che veniva dal territorio. Diventa quindi impossibile parlare di cultura senza parlare degli investimenti necessari per tornare ad avere strutture adeguate in grado di ospitarla.
1. NUOVA BIBLIOTECA COMUNALE- CENTRO CULTURALE
“In un’epoca dominata dalla rete, una biblioteca accogliente riafferma che gli spazi fisici e i rapporti interpersonali sono ancora importanti per la manifestazione del pensiero, il confronto e la difesa della democrazia.” (da A. Agnoli La casa di tutti 2023)
Vorremmo portare a Mogliano l’idea di una biblioteca moderna, che vada oltre il concetto di una mera stanza piena di scaffali con i libri; ci ispiriamo a varie esperienze presenti in Europa ed anche a comuni simili e vicini al nostro come Montebelluna e Spinea.
Un tale spazio pubblico, che potremmo chiamare “Biblioteca-Centro Culturale”, sarebbe protagonista della vita culturale della città; dovrebbe avere spazi polifunzionali, multimediali e modulari, in grado di accogliere tutt*, un luogo di incontro tra generazioni e persone diverse e in grado di far sentire tutt* come a casa e dove è bello incontrarsi.
Tale luogo dovrebbe essere duttile e flessibile per adattarsi alle mutevoli esigenze della popolazione moglianese.
Riteniamo che, fin dalla sua progettazione, la nuova biblioteca debba essere frutto di un pensiero partecipato: a tale scopo abbiamo indetto tre assemblee pubbliche su questo progetto. Se saremo al governo della Città, intendiamo proseguire con il coinvolgimento dei cittadini alla progettazione, alla realizzazione e quindi alla gestione della nuova Biblioteca-Centro Culturale. Da quanto emerso in questa struttura dovrebbero esserci spazi articolati e flessibili per rispondere a diversi bisogni: oltre alla biblioteca, un’emeroteca, un auditorium, una sala polifunzionale, una sala lettura attrezzata per i bambini, e un punto ristoro.
Andranno innanzitutto continuate e potenziate le attività dell’attuale biblioteca:
● la Biblioteca dei Bambini (da zero a tredici anni, pur essendo oggi relegata in uno spazio esiguo è molto frequentata da genitori e bambini. Andranno progettati spazi e arredi più adeguati, comprensivi di una ludoteca;
● l’esperienza dei gruppi di lettura andrà incoraggiata e potenziata;
● si dovranno prevedere una o più sale studio per studenti, al fine di garantire una costante e numerosa presenza degli stessi presso la struttura, valutando l’ampliamento degli orari di apertura;
● spazi, arredi, insonorizzazione e il collegamento ad internet dovranno essere adeguati; gli abbonamenti a giornali e riviste andranno aggiornati e aumentati. garantendo l’accesso puntuale ai maggiori quotidiani nazionali e locali.
Biblioteca e territorio
Sarà importante lavorare in rete non solo con le biblioteche già collegate come quelle di Treviso ma anche con quelle della provincia di Venezia per organizzare iniziative culturali condivise (per es. iniziative coordinate con la Mostra del Cinema, o con il museo di Quarto d’Altino).
Gli studenti universitari di Mogliano potrebbero presentare le loro tesi di Laurea e si potranno premiare quelle riguardanti il nostro territorio.
Siamo convinti che buone iniziative culturali possano essere un traino per il territorio e costituire anche un’occasione di promozione turistica e una spinta economica positiva per tutta la nostra città.
Per l’integrazione della popolazione proveniente da altri paesi (gli immigrati stranieri sono l’8% della popolazione) la Biblioteca – Centro Culturale potrà essere sede di corsi di lingua e cultura italiana.
Si potranno promuovere corsi di alfabetizzazione e assistenza informatica per anziani, per favorire l’utilizzo di internet ed applicazioni, soprattutto in ambito sanitario: richiesta ricette e prenotazione visite, l’accesso all’anagrafe digitale. I corsi di informatica potrebbero essere tenuti da studenti favorendo incontri positivi tra generazioni.
Un’articolazione territoriale potrebbe prevedere anche:
● Biblioteca diffusa: un progetto a rete in collaborazione con le Frazioni e Quartieri per iniziative e distribuzione libri e gruppi di lettura decentrati
● Armadio di libri presso il Centro Anziani
● “Casetta di libri “presso i Parchi pubblici
● “Book sharing”: scambio di libri usati o doppioni
● Consegna di libri a domicilio tramite volontari (come per le medicine)
Auditorium
Mogliano è un comune ricco di Associazioni e che attualmente sconta una carenza di spazi utilizzabili; come emerso nelle assemblee pubbliche, che hanno messo in rilievo il bisogno di un Auditorium, dotato di spazi flessibili, facilmente modulabili e riutilizzabili.
Archivio
Andrà trovata una sistemazione adeguata all’Archivio, per garantire una consultazione da parte dei ricercatori. Probabilmente questa parte potrebbe essere distaccata a una sede diversa da quella della Biblioteca-Centro Culturale.
Ubicazione
Rispetto all’ubicazione, a seguito di alcune valutazioni e considerazioni, siamo convinti che la soluzione migliore sia quella di ampliare e ristrutturare lo stabile esistente. Questa soluzione, oltre a garantire un abbassamento importante dei costi, permetterebbe di valorizzare e connettere la nuova struttura allo spazio verde del parco Caregaro Negrin, recentemente ristrutturato e che a breve vedrà l’apertura del varco di ingresso sul lato di via De Gasperi.
Tutta la struttura e le sue articolazioni dovranno prestare particolare attenzione al tema, spesso dimenticato, delle barriere architettoniche.
La presenza di un bar, in un luogo posto tra l’interno dell’edificio e il parco favorirebbe l’incontro e la socializzazione.
2. CENTRO GIOVANI
Durante il prossimo mandato, con la conclusione dell’”affaire” della società municipalizzata del Comune S.P.L. il Comune tornerà ad avere in disponibilità lo spazio del Centro Giovani al parco delle piscine. Insieme alla biblioteca, riportare quella struttura nelle disponibilità della comunità è uno dei primi obiettivi che intendiamo perseguire e raggiungere. Perché crediamo che dagli spazi, dai servizi e dai progetti che saremo in grado di creare con i ragazzi di oggi, passerà poi l’impegno e il senso civico degli adulti di domani nella nostra comunità. Non è retorica, ma un investimento educativo di lungo periodo che mira a tutelare e a dare nuovo impulso al nostro tessuto sociale e associativo che vive di persone che in giovane età hanno trovato spazi e buoni maestri. Ora è arrivato il momento di restituire.
Anche in questo caso pensiamo ad uno spazio polifunzionale con bar, aula studio, sale prove e uno spazio dedicato al coworking. Il tutto a pochi passi dalla biblioteca e dal liceo, dentro a un parco che pensiamo di attrezzare per dedicarlo ai concerti e agli eventi musicali.
Una piccola cittadella della cultura, dove nel giro di pochi minuti a piedi ci si sposta dalla biblioteca, all’auditorium del centro sociale, al Brolo e al Broletto, al cinema Busan al centro giovani e al parco Caregaro Negrin (già villa Longobardi).
Facilitare e co-progettare. Le nuove parole d’ordine per rilanciare la produzione e l’offerta culturale in città
1. STRUMENTI E SERVIZI PER LE ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO
Molto spesso chi fa volontariato nel nostro territorio si ritrova a dover far fronte a costi che, data la natura no profit del suo operato, sarebbe giusto non sostenesse perché diventano un ostacolo nella creazione di eventi o attività sul territorio per la comunità. Per questo motivo vogliamo togliere la tassa di affissione, il contributo per l’occupazione di suolo pubblico e il canone d’affitto delle sale pubbliche per tutte le associazioni civiche sociali e politiche del nostro comune. Non solo. Metteremo a disposizione un professionista convenzionato per redigere i bilanci delle varie associazioni, passaggio obbligatorio dopo la riforma del terzo settore, che costa alle associazioni centinaia di euro all’anno. Inoltre, per l’organizzazione di eventi pubblici vogliamo comprare un impianto audio e un nuovo palco comunale da poter prestare di volta in volta ai vari organizzatori in base all’occorrenza, attivando un convenzionamento per un servizio di service audio e un geometra abilitato. Tutti interventi che permetteranno di liberare le associazioni dalla maggior parte dei costi fissi, liberando risorse utili a creare più eventi in città.
2. CO-PROGETTAZIONE E CO-PROGRAMMAZIONE
I finanziamenti comunali non andranno quindi più a coprire a pioggia eventi spot slegati tra loro, ma saranno investiti da un lato come abbiamo appena visto per sgravare le associazioni dalle spese fisse garantendogli i servizi di cui hanno bisogno, dall’altro per creare insieme a loro un calendario pubblico organico e strutturato di eventi e iniziative per la città. Un tavolo permanente dove amministrazione e associazioni del territorio possano co-progettare e co-programmare l’offerta culturale della città nel lungo periodo.
Turismo come uno degli asset strategici del nostro territorio per il futuro: competenze e strategie per governarlo, valorizzarlo e non subirlo
La posizione geograficamente strategica del nostro Comune deve cominciare ad essere valorizzata anche sotto il profilo della produzione, del consumo e dell’offerta culturale che riesce ad esprimere. Siamo immersi in un territorio che è culla di una moltitudine di eccellenze e istituzioni imprenditoriali, enogastronomiche, artigianali, artistiche, musicali, museali, storiche e architettoniche. Il nostro obiettivo è quello di fare rete e costruire relazioni importanti e durature con queste realtà, per poi tradurle in una proposta culturale organica, innovativa e attraente, che sia riconosciuta al di fuori dei nostri confini e che riesca a generare nuova ricchezza. Crediamo infatti sia inaccettabile nella prima regione per presenze turistiche in Italia che la città che si trova a due passi dal principale scalo aereo e da quello ferroviario, non possa fare della cultura uno dei suoi asset principali. Non si tratta tuttavia solo di un aspetto meramente economico, ma anche di un miglioramento importante in termini di pluralità, di accessibilità e di qualità dell’offerta che riusciremo a garantire alla cittadinanza per far crescere la conoscenza e la consapevolezza collettiva della nostra comunità.
1. PARTENARIATI CON ENTI, PRIVATI, AZIENDE E ISTITUZIONI
Il passaggio successivo sarà quello di stipulare patti multilaterali con enti, fondazioni, istituti, aziende, strutture ricettive e privati interessati ad espandere le loro attività e le loro proposte, sfruttando la centralità e gli spazi che la nostra città può mettere a disposizione. Indispensabile in questo senso sarà la collaborazione con il team del cinema Busan, che ha dimostrato in maniera plastica in questi anni come sia possibile dare una proposta artistica di qualità alla cittadinanza.
2. CREAZIONE DI UNA IDENTITÀ TURISTICA PROPRIA
I passaggi sopra descritti e quelli che descriveremo in seguito, sono propedeutici alla definizione di una identità nuova, autonoma ma non isolata, che sia anche ma non solo quella di Venezia, di Treviso e del distretto del Prosecco. Un posto dove il turista e il consumatore possano trovare un pezzo di queste realtà ma anche molto altro che abita il mondo. Solo così potremo ricavare la nostra unicità, trasformandoci in una meta per il turismo attivo e non più legato unicamente al pernottamento nelle nostre strutture ricettive per poi andare altrove. Per questo vogliamo promuovere una mappatura del territorio, mettendo in risalto per il visitatore le principali attrattive dal punto di vista artistico, architettonico, culinario e naturalistico.
3. GESTIONE MANAGERIALE DELL’ASSESSORATO
Per ricoprire l’incarico di assessore al turismo e alla cultura si cercherà un profilo altamente qualificato sia dal punto di vista politico che professionale: che possibilmente abbia già lavorato nel mercato privato a livello internazionale, ma che conosca al contempo il territorio e che possa garantire subito competenze, conoscenze, reti e relazioni importanti. Un approccio manageriale indispensabile per andare oltre i fondi derivanti dalla tassa di soggiorno, l’elargizione di contributi a pioggia utili solo alla gestione del consenso politico e soprattutto per ottimizzare al massimo gli sforzi della macchina amministrativa comunale.