Giacomo Nilandi Sindaco

Politiche per la sicurezza

Gli ultimi dati disponibili certificano come i reati nel nostro comune siano in netto calo da dieci anni a questa parte: tuttavia assistiamo a fenomeni nuovi, molto spesso efferati che muovono le coscienze di ciascuno di noi. La percezione di insicurezza richiede la stessa attenzione di uno stato effettivo della stessa, perché genera in egual modo un malessere sociale diffuso nei cittadini e la pubblica amministrazione non può non farsene carico. Lo si deve fare però, a nostro avviso, con onestà e non utilizzando strumentalmente le legittime paure della gente per agitare fantasmi che non esistono, individuare capri espiatori e fare della becera propaganda politica. Nel nostro territorio purtroppo tanti amministratori locali hanno invece adottato questo tipo di approccio, con il risultato di aver poi trovato soluzioni semplicistiche a problemi complessi, che invece di risolvere hanno ulteriormente peggiorato. L’altro dato di verità che bisogna consegnare ai cittadini è che la sicurezza non può essere garantita in via esclusiva dai comuni, ma è competenza dello stato e delle sue forze di polizia che vengono da anni di tagli da parte dei governi che si sono via via succeduti. Questo non significa che un amministratore locale non debba fare tutto ciò che è in suo potere per proteggere i propri cittadini, anzi. Non bisogna però far finta di avere la bacchetta magica, o far finta che sicurezza voglia dire militarizzare o riempire di videocamere ogni angolo delle città. Ci sono infatti diversi fattori che concorrono allo stato di sicurezza effettiva e alla percezione della stessa da parte dei cittadini: l’educazione, l’informazione e la prevenzione; i progetti per correggere comportamenti sbagliati; la rigenerazione urbana delle aree degradate; il presidio sociale dei luoghi pubblici e non ultimo la presenza sul territorio delle forze dell’ordine.

Nel capitolo seguente proveremo ad indicarvi come intendiamo dare il nostro contributo con onestà e verità per ognuno di questi fattori.

Polizia locale. Nuovi investimenti tecnologici,nuove assunzioni e ulteriore accorpamento con gli organici di altri comuni limitrofi

1. NUOVE ASSUNZIONI VIGILI URBANI PER GARANTIRE TURNI SERALI
Rispettando i vincoli di spesa, abbiamo intenzione di implementare ulteriormente il nostro organico della polizia locale, sfruttando le economie derivanti dall’accorpamento con gli altri corpi dei comuni limitrofi. Questo ci permetterà di estendere la copertura in termini di presenza sul territorio, sia in termini di orario che in termini di zone presidiate. Pensiamo a tal proposito che il processo di unione dei vari corpi comunali non si possa esaurire con i comuni di Casier e Preganziol, ma che vada esteso anche a quelli di Casale, Zero Branco e Marcon.

2. IMPLEMENTAZIONE E MESSA IN RETE DEL SERVIZIO DI VIDEOSORVEGLIANZA
Vogliamo proseguire con il programma di installazione e messa in rete degli impianti di videosorveglianza, cominciato durante la giunta Arena e continuato durante quella di Bortolato. Verificheremo con i vigili la definizione di un calendario di interventi in base alle zone rimaste ancora scoperte e al loro grado di incidenza di azioni criminali degli ultimi anni.

Sicurezza partecipata. Dal controllo di vicinato ai gruppi di acquisto consorziati

3. PROGETTO “CONTROLLO DI VICINATO
Il progetto CdV avviato nel Quartiere Est nel novembre 2016 ha riscosso molto interesse e partecipazione, attualmente consta di 535 aderenti (supportati da 15 coordinatori) nel Comune di Mogliano, e complessivamente di circa 535 aderenti considerando anche i Comuni Casier e Casale, ambito di intervento della P.L. di Mogliano.

Dall’ottobre 2019, a seguito della sottoscrizione del protocollo con la Prefettura di Treviso, il progetto è passato all’A.C. e gestito dalla Polizia Locale di Mogliano.
Vanno ricordate le finalità:
– fornire un ulteriore contributo all’attività di prevenzione generale e di controllo del territorio, istituzionalmente svolte dalle Forze dell’Ordine
– implementare le tradizionali linee di intervento a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, mediante la valorizzazione di forme di controllo sociale del territorio
– incrementare i livelli di consapevolezza dei cittadini circa le problematiche del territorio
– promuovere una sicurezza partecipata attraverso formule e modalità di reciproca attenzione e vicinato sociale
– favorire la coesione sociale e solidale

il CdV oltre che essere l’antidoto alle cosiddette “ronde” dei cittadini, dato che gli interlocutori degli aderenti sono le Forze dell’Ordine, svolge anche una notevole funzione sociale e una buona pratica di osservazione del territorio.
Il progetto va sostenuto, alimentato ed esteso mediante nuovi incontri con la popolazione, la formazione di nuovi coordinatori e l’informazione alla cittadinanza.

4. CONVENZIONAMENTO CON DITTE VIGILANZA PRIVATA E CON ASSICURAZIONI PER DANNI LEGATI AL FURTO PER FAVORIRE GRUPPI DI ACQUISTO CONSORZIATI
Vogliamo stipulare una convenzione con le ditte di vigilanza privata e con le assicurazioni per garantire ai cittadini che ne avessero il bisogno, di poter accedere a gruppi di acquisto consorziati di questi servizi, garantendo così una importante riduzione dei costi rispetto al libero mercato.

Prevenzione, educazione e informazione. Un investimento sulla sicurezza del futuro

Come anticipato nel capitolo relativo alle politiche scolastiche e a quelle sociali, è nostra intenzione intervenire sul piano educativo con le nuove generazioni su due aspetti principali: la messa a disposizione di progetti e servizi in grado di mitigare l’esclusione e la marginalità sociali, dalle quali possono scaturire comportamenti devianti che possono diventare poi criminali; dall’altro lato vogliamo intervenire direttamente dentro alle scuole, concordando con i vari istituti dei laboratori educativi gestiti da esperti che affrontino i temi della legalità, dello spaccio di sostanze, del bullismo, del cyberbullismo e più in generale lo stare nella società.

Parallelamente vogliamo promuovere campagne di informazione mirate per le fasce più esposte della popolazione a frodi o a truffe, informatiche o telefoniche che siano.

La riqualificazione urbana e i presidi sociali come anticorpi naturali per la sicurezza della città

L’abbandono e la solitudine generano insicurezza, vale sia per le persone che per i luoghi dove viviamo. Per questo vogliamo puntare alla riqualificazione urbana delle aree degradate della nostra città, rendendole belle e sostenibili, ma soprattutto vive e vissute dalle persone. Il presidio sociale dei luoghi è infatti già di per sé un antidoto naturale alla presenza di fenomeni di criminalità.

Legalità e controlli congiunti con altri enti. Una questione di giustizia oltre che di sicurezza

Parlare di sicurezza vuol dire parlare anche di legalità e di come anche gli enti locali possano svolgere il proprio ruolo nell’aiutare magistratura e forze dell’ordine a smantellare le organizzazioni criminali che sono presenti nel nostro territorio. Significa aumentare i controlli, condividere dati e informazioni che se circolarizzate potrebbero dare un quadro di insieme per una risposta unitaria e risolutiva. Solo con questo approccio si possono affrontare fenomeni più attuali e presenti che mai come l’infiltrazione mafiosa, la corruzione, il racket della droga e quello della prostituzione. Oltre all’adesione ad Avviso Pubblico è nostra intenzione creare un tavolo di coordinamento periodico con Questura, Prefettura e Comuni limitrofi per fare il punto della situazione su queste tematiche e capire insieme come intervenire per debellarle una volta per tutte.